Le acque floreali si ottengono per distillazione in corrente di vapore di parti diverse delle piante.
Se queste piante sono aromatiche, contengono cioè aromi ricchi di oli essenziali, otterremo acque floreali e olio essenziale.
Questi distillati perciò raccolgono tutti i composti attivi solubili in acqua della pianta, più certa quantità di olio essenziale.
Acque floreali
E’ il sinonimo più usato per indicare acque floreali provenienti dalla distillazione di soli fiori. Tuttavia, per maggiore semplicità possiamo chiamare “idrolato” anche un acqua floreale proveniente da altre parti di una pianta aromatica.
PASSO DOPO PASSO: DALLA PIANTA ALL’ACQUA FLOREALE
Durante la distillazione delle piante, non si ottiene un solo prodotto, ma due: l’Olio essenziale e l’acqua floreale.
Da una distillazione in corrente di vapore di una pianta aromatica si ottengono due fasi:
- In superficie vi è l’olio essenziale (più leggero, idrofobo cioè che non si mescola con l’acqua).
- La fase sottostante possiamo definirla un’acqua aromatica che ha immagazzinato minime quantità dell’olio essenziale stesso (circa lo 0,2%), ma soprattutto le sue molecole idrosolubili (vitamine, mucillagini, minerali o oligoelementi).
Proprietà
A volte sono considerati un sottoprodotto degli oli essenziali ma le acque floreali sono 20-30 volte più concentrati e forti di una tazza di infuso.
Hanno un’azione psico-emotiva ed energetica: l’acqua floreale sarebbe in grado di contenere tutte le informazioni della pianta, tutta la sua vitalità che si esprime anche attraverso il suo odore.
E’ scientificamente provato che gli stimoli olfattivi attivano determinate ghiandole del sistema endocrino e le stimolano a produrre i neuro-chimici (adrenalina, endorfina, ecc.) che regolano in gran parte il nostro stato di equilibrio psico-fisico.
Le acque floreali avendo un pH inferiore a 5.5 agiscono da blandi ma efficaci antisettici.
Le acque floreali: gli usi
L’asso nella manica degli idrolati è che essendo principalmente composti da acqua, possono essere utilizzati da tutti, anche dalle donne in gravidanza e dai bambini: rappresentano, insomma, una versione dolce dell’aromaterapia.
Dall’armadietto dei medicinali al beauty case, dalla camera da letto alla cucina, le acque floreali saranno ospiti gradite nella nostra vita quotidiana.
Usali cosi:
- Vaporizzati direttamente sul viso o sul corpo o sui capelli per un bagno di rugiada aromatica.
- In impacco o sempre vaporizzati sulla pelle arrossata dal sole.
- Come compresse rinfrescanti e defaticanti per gli occhi
- Aggiunti all’acqua per togliere maschere, struccanti, peeling, (attenuando l’effetto negativo del cloro e dei disinfettanti)
- Al posto del tonico o per eliminare i residui di acque micellari o di struccanti bifasici o di oli.
- Ideale anche come semplice gesto di pulizia del viso se non si è truccati o al mattino se la sera precedente abbiamo già struccato e deterso in profondità la pelle.
- Nell’ acqua di risciacquo dello shampoo.
- Come lozione specifica nel trattamento dei problemi della cute.
- Perfetti per le pelli più delicate (quelle dei bambini, per esempio) quando l’uso degli oli essenziali potrebbe avere delle controindicazioni.
- Miscelati alle maschere (argille, fanghi, limi).
- Mescolati assieme per ottenere acque floreali particolari.
- Mescolati con oli essenziali per un trattamento di idro-aromaterapia.
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