Neve primaverile che cade leggera sulle vostre spalle? Se arriva dalla vostra cute, ci dispiace dirvelo, è forfora.
Non fate quelle facce: ne soffre il 50% della popolazione. Se anche per voi è un cruccio, continuate a leggere questo articolo.
Che cosa succede
Il nostro cuoio capelluto si libera regolarmente di cellule non vitali, che si staccano ma non sono visibili a occhio nudo. Questo è normale. Ma se diventano visibili è forfora. Se questa si presenta sotto forma di pellicine si tratta di forfora secca. Se queste pellicine sono grasse e si agglomerano in falde o isolotti, è forfora grassa: una persona su due ci ha avuto a che fare almeno una volta nella vita.
Ma perché compare la forfora?
Ci possono essere tre casi.
Uno dei maggiori imputati sembra essere un fungo: il Pityrosporum Ovale. Con modalità non del tutto chiarite, la sua proliferazione stimola nel cuoio capelluto un ricambio epidermico così frenetico che le cellule non vitali dello strato corneo si accumulano, si agglomerano, si staccano ma, soprattutto, si notano. Secondo caso: una dermatite da contatto, causata da alcuni ingredienti nei prodotti che solitamente usiamo (shampoo, balsamo, stilino). Infine, terzo caso, può essere provocata dalla dermatite seborroica o dall’eczema.
Quello che è certo, è che quelle della forfora sono abitudini curiose: si acuisce al freddo, si placa al caldo, preferisce i soggetti tra i 20 e i 35 anni ma non fa distinzione di sesso, anche se privilegia gli uomini. Ci fanno bene l'estate, il sole, il calore, l'acqua tiepida, il pettine fitto, i tagli corti, le pettinature ariose, i trattamenti due volte l'anno, le vitamine A, F, PP. Ci fa male l'inverno, il freddo, il secco, lo stress, il superlavoro, le permanenti e le tinture, il phon troppo caldo, i prodotti surgrassanti, cgrattarsi, gli shampoo aggressivi, senza trascurare gli effetti negativi dell'inquinamento e dei risciacqui mal eseguiti.
Soluzione
Piano di battaglia: eliminare lo strato di cellule non più vitali accumulate sul cuoio capelluto, combattere la proliferazione di funghi e batteri, seboequilibrare, lenire, agire nei confronti del prurito. E poi prevenire i fenomeni infiammatori, ricostruire il corretto mantello acido protettivo della cute, rigenerare e rinforzare i capelli alla radice. E, infine, idratare in profondità.
Parola chiave: delicatezza (e cosa ti consigliamo)
Come avrai capito la forfora va combattuta con dolcezza. In natura ci aiutano il Tea tree, conosciuto per le sue proprietà purificanti, la Bardana, i cui estratti hanno capacità antinfiammatorie e antibatteriche e il Tarassaco, pianta diffusissima ma dai grandi poteri. Le origini del nome tarassaco derivano dal greco "taraxis" (squilibrio) e "akas" (rimedio): è utilissima per purificare e decongestionare.
Nella Bio Beauty Routine per capelli con forfora trovi tre prodotti. Il primo è un peeling dolce al Tea Tree da fare prima dello shampoo: le microsfere ottenute dai noccioli di Albicocca si associano a principi attivi naturali, tra cui il Tea Tree (ma anche gli estratti dalle radici di Rosmarino, di Echinacea angustifolia, di foglie di Salice Bianco). Lenitivo e decongestionante su cute e pelle irritata, il peeling al Tea Tree riequilibra la funzionalità delle ghiandole sebacee.
Lo shampoo cute con forfora alla Bardana, deterge gentilmente ma a fondo, libera il cuoio capelluto dalla forfora.
Normalizza la flora batterica e riduce la presenza dei microrganismi che causano la formazione della forfora e previene attivamente la riformazione della forfora.
Infine, la lozione purificante al Tarassaco, che contiene il dolcissimo idrolato di Camomilla, combatte la forfora e ne previene la ricomparsa, ripristinando velocemente il naturale equilibrio della cute e lo mantiene a lungo.
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