La quantità di essenza sintetizzata nello straordinario laboratorio delle piante non è sempre la stessa durante il corso dell’anno, anzi varia moltissimo. I principi aromatici compaiono nelle parti verdi della pianta a partire dai primi mesi di vita e continuano a formarsi e accumularsi no all’inizio della oritura. Con il progredire della oritura, la pianta rallenta il processo di formazione di queste sostanze che passano, per di usione, dalle foglie agli steli e dagli steli ai ori o ai frutti, dove sono racchiusi in particolari micro-tasche. Qui sono parzialmente consumate durante la fecondazione, dopodiché ritornano negli steli e negli altri organi verdi.
Durante tutto il ciclo vitale della pianta, quindi, le essenze mutano continuamente la propria composizione chimica e si trasferiscono da una parte all’altra in base all’ora del giorno, alla stagione o alle esigenze.
Il momento in cui la pianta è più ricca di oli essenziali si chiama “momento balsamico”. Le piante destinate all’estrazione dell’olio essenziale, quindi, vanno raccolte in un determinato periodo dell’anno e in determinate ore e condizioni meteorologiche per ottenere una resa qualitativa e quantitativa migliore. In alcune piante, curiosamente, il momento balsamico è legato al ciclo giorno-notte: il gelsomino va colto prima del sorgere del sole, il Gladiolus tristis è profumato solo di notte. Ci sono poi erbe aromatiche come la valeriana che producono gli aromi solo durante l’essiccatura.